Sono una psicoterapeuta di orientamento cognitivo comportamentale.
Tale approccio si basa sull’assunto che esiste una relazione tra le nostre emozioni, i nostri pensieri e i nostri comportamenti e che i nostri problemi non sono causati dagli eventi, bensì da credenze disfunzionali reiterate nel tempo.
Il disagio è quindi attribuibile a due variabili fondamentali: contenuti mentali (pensieri automatici negativi, schemi o assunzioni disfunzionali) e processi mentali quali bias e distorsioni cognitive. Le conseguenze sono valutazioni cognitive disfunzionali, cioè ad un medesimo evento due persone possono dare un significato diverso e reagire in maniera diametralmente opposta
Le nostre percezioni ci portano a temere ed evitare gli eventi senza considerare la possibilità che essi non accadano affatto o che siamo comunque in grado di affrontarli.
Una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale consente di affrontare e superare queste sensazioni che ci tolgono il respiro e che non ci consentono di cogliere appieno le opportunità della vita.
Momenti di tristezza e “flessioni dell’umore”, perdita di interesse per le attività amate o nervosismo sono sintomi che, se presenti per la maggior parte del giorno per più di due settimane, possono indicare un disturbo di tipo depressivo.
Una psicoterapia con una eventuale cura farmacologica mirata consente di superare la propria condizione di sofferenza e disagio.
Il trauma è una ferita dell’anima mai rimarginata. Le esperienze di vita possono ferirci superficialmente o in profondità, possiamo vivere eventi che mettono in pericolo la nostra incolumità fisica e psicologica o quella dei nostri cari. Alcune persone vivono l’evento traumatico come se fosse ancora in atto, anche dopo molti anni, non riuscendo a affrontare serenamente la propria vita.
L’autostima si basa su quanta fiducia si ha in se stessi, sulle proprie capacità di evolversi, di procedere verso un obiettivo. Mettiamo in dubbio le nostre capacità, auto-sabotandoci, sottovalutandoci.
In particolari momenti della nostra vita, per stress lavorativo o a causa della perdita di una persona cara, ci sentiamo più fragili e non reputandoci capaci nel fronteggiare gli eventi.
Il nostro corpo è un perfetto strumento di comunicazione e a volte capita che quello proviamo e non riusciamo ad esprimere in parole si trasforma in un sintomo fisico. La somatizzazione è il processo alla base del disturbo psicosomatico, con questo termine si intende il meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino e immunitario.
Vivere dei contrasti all’interno della coppia, della famiglia, a scuola o sul lavoro fa parte del bagaglio di esperienze umane; a volte però capita che si vengano a creare delle situazioni che appaiono ingestibili o che si arrivi a dei conflitti che non sembrano avere via d’uscita. Ascoltando l’altro e conoscendo noi stessi, si può riuscire ad costruire dei rapporti di qualità con chi ci è vicino.